Wang Lang nonostante avesse una grande conoscenza del gong fu, padroneggiava infatti ben 18 stili appresi da 18 maestri 十八家 diversi, sentiva la sua arte incompleta (visualizza il libro su amazon 十八家拳 SHI BA JIA QUAN, boxe delle 18 famiglie).
Durante i suoi allenamenti si confrontava con l’abate del tempio, ma non riusciva mai a batterlo.
Un giorno mentre era in meditazione nella foresta, sentì un rumore che gli fece interrompere la meditazione. Una mantide aveva appena catturato una cicala 螳螂捕。
Wang Lang colpito dall’atteggiamento dell’insetto decise di portarlo con se e provare a studiarne i comportamenti e gli atteggiamenti.
Con un bastoncino stuzzicava l’insetto che reagiva con movimenti improvvisi e fulminei.
Entusiasta della sua scoperta, decise subito di verificarne l’efficacia scontrandosi con il suo compagno di allenamento. Questa volta, a differenza delle altre, lo scontro finì in parità.
Ma mancava ancora qualcosa..
L’insetto aveva un unico grande difetto.. durante i suoi attacchi era statico.
Wang Lang decise così di recarsi nella foresta in meditazione per cercare una nuova ispirazione.
Proprio come accadde con la mantide, durante una passeggiata vide delle scimmie che giocavano (gibboni bianchi 白猿). I loro movimenti erano sinuosi ed eleganti e la loro velocità negli spostamenti era il tassello mancante del suo nuovo sistema marziale.
Dall’atteggiamento e dai movimenti dei gibboni astrasse dei nuovi principi che inserì nel suo stile di gong fu.
Ansioso di testare il nuovo sistema, andò subito a chiamare l’abate e iniziò subito una nuova sfida.
Questa volta fu Wang Lang ad avere la meglio.
In quel momento nacque il Tang Tang Quan (1660), uno stile di gong fu che si ispira ai movimenti delle braccia della mantide religiosa e ai movimenti del busto e dei passi al gibbone bianco.