La guida per scoprire cos'è il kung fu
La storia, gli stili, le tecniche, il combattimento.
Con il termine kung fu (gong fu 功夫) si identificano tutte quelle tecniche di combattimento derivanti dalla Cina. Questo è il significato che noi occidentali diamo, ma in realtà non è una definizione esatta.
In Cina, la parola kung fu si applica a tutte quelle discipline dove il loro apprendimento è legato al ripetere un’azione nel tempo.
Il pittore fa kung fu, il macellaio fa kung fu, il calzolaio e così via…
Il termine corretto che dovremmo utilizzare quando ci riferiamo alle arti marziali è wushu 武术, o meglio, dovremmo utilizzare gli ideogrammi gong fu wushu 功夫武术, in quanto chi pratica sta “applicando il kung fu alle arti marziali” per meglio definirlo e dare una traduzione che si avvicina al reale significato potremmo dire “apprendere le arti marziali con il tempo e il lavoro.”
I film, i documentari e gli spettacoli ci hanno mostrato una semplificazione estrema del kung fu, dove guerrieri armati di spada volano sopra i tetti e combattenti sconfiggono avversari con invincibili tecniche custodite in libri o pergamene.
Se chi pratica kung fu non è un super uomo, non è in grado di volare o di sconfiggere decine di avversari armati a mano nuda, cosa è in grado di fare? Cosa insegna il kung fu? Cosa imparerai frequentando un corso?
Indice dei contenuti
In cosa consiste il kung fu?
Il kung fu è allenamento fisico, energetico, etico e culturale. Ogni sfera della persona viene presa in considerazione e coltivata.
螳螂拳是一项锻炼身体,防身抗暴、祛病延年的体育运动项目。
Tángláng quán shì yī xiàng duànliàn shēntǐ, fángshēn kàngbào, qū bìng yán nián de tǐyù yùndòng xiàngmù.
Il kung fu (in questo caso ci si riferisce al kung fu della mantide religiosa) é una disciplina che esercita il corpo, permette di difendersi dalla violenza e previene le malattie.G.M. Li Zhan Yuan - G.M. di Tang Lang Kung Fu
Il video del corso di kung fu della scuola del Maestro Federico Andrenacci, dà un’idea di cosa fa un praticante di kung fu durante gli allenamenti.
Fanno parte dell’allenamento quotidiano:
- gli esercizi di condizionamento del corpo, praticati per irrobustire le braccia, le gambe il petto ed ogni altra parte vulnerabile del corpo e trasformarla in una vera e propria arma
- lo studio delle tecniche di attacco e di difesa eseguite in coppia,
- lo studio delle leve articolari,
- lo studio delle tecniche di proiezione, atte a far sbilanciare e cadere l’avversario,
- l’allenamento alla pratica delle armi, nel video vengono eseguite alcune tecniche di quella che viene considerata la regina delle armi, la spada dritta, Jian 剑,
- l’applicazione delle tecniche di combattimento del kung fu,
- la cura del corpo e la ricerca dell’equilibrio interiore grazie alle tecniche di qi gong (lavorare con l’energia)
Tutto questo e molto altro ancora, fa parte dell’allenamento di chi pratica kung fu.
Come nasce il kung fu? La Storia
Secondo la leggenda, le arti marziali cinesi hanno avuto origine più di 4000 anni fa, durante la dinastia Xia 夏朝.
Fu l’Imperatore Giallo Huang Di (2698 a.C.) a introdurre il primo sistema di combattimento. L’Imperatore, conosciuto come un famoso generale, prima della carriera militare, scrisse trattati di medicina, astrologia e arti marziali.
Uno dei sui nemici era il terribile Chi You (蚩尤) che, secondo la leggenda, aveva la testa di bronzo con la fronte di metallo, 4 occhi e 6 braccia, muniti di armi terribili in ogni mano.
Per sconfiggerlo, l’imperatore, addestrò i suoi soldati con una lotta chiamata Jiao Di 角抵 (corna che si scontrano), l’antenato del moderno Shuai Jiao (lotta cinese).
Il primo documento storico ufficiale che riguarda le origini del Gong fu, risale alla dinastia Chou 1122-256 a.C. ,ma fu sotto la dinastia Han 206 220 a.C., che l’arte marziale ebbe una notevole evoluzione. In questo periodo venne scritto il “Libro delle arti Han” Hou Hanshu (後漢書), contenente sei capitoli sulle tecniche di combattimento a mani nude Shoubo 手搏
Durante la dinastia Han (206 a.c.-220 d.C.) nel libro storico Cronache dei Tre Regni e nel Libro degli Han posteriori si riporta che Hua Tuo (140 – 208 d.C.) è stato il primo medico in Cina che ha usato l’anestesia durante un intervento chirurgico.
Hua Tuo era anche famoso per le sue conoscenze dell’agopuntura, della moxibustione e dell’uso di medicine vegetali e degli esercizi medici daoyin.
Sviluppò lo wuqinxi (五禽戏, wu-chin-hsi, letteralmente “esercizio dei cinque animali”) studiando i movimenti della tigre, del cervo, dell’orso, della scimmia e della gru.
Verso il termine della dinastia Han e il periodo dei Tre regni (220-270 d.C.) fu ideato il primo sistema di Gongfu che usava pugni e calci da Kwok Yee il chan quan shou (mano lunga).
Ma fu con l’arrivo di Da Mo (conosciuto anche non il nome di Bodhidharma) nel mostrato Shaolin che le arti marziali cinesi si svilupparono e strutturarono curando ogni aspetto del praticante.
I monaci indeboliti delle lunghe meditazioni avevano bisogno di irrobustire il loro corpo e necessitavano di tecniche utili alla difesa per proteggersi dagli attacchi che subivano da briganti esterni al monastero.
Successivamente nel monastero Shaolin, l’arte venne sviluppata ed insegnata all’interno del monastero.
All’incirca nel 1600 il monastero Shaolin venne distrutto ed i monaci fuggirono rifugiandosi in altre città della Cina. Uno di questi Monaci era Wang Lang, il quale si rifugiò nel monastero Hai Yan Si e con la pratica e la ricerca diede origine al Kung Fu della Mantide Religiosa il Tang Lang Quan, 螳螂拳。
Le tecniche di kung fu sono efficaci?
Sì, ancora oggi le tecniche di kung fu sono efficaci ed applicabili in combattimento o in una situazione di difesa. A patto che siano allenate seriamente, con impegno e costanza sotto la guida diretta di un vero Maestro di Kung fu.
Durante la pratica l’allievo porrà una costante attenzione ai singoli movimenti eseguiti, fino ad essere consapevole di ogni tecnica, allenandola a vuoto, utilizzando specifici attrezzi o insieme ad un compagno, questo per irrobustire così ogni parte del corpo interessata all’azione.
Questa metodologia consente, grazie al lavoro sviluppato nel tempo, di dare concretezza ad ogni tecnica ed irrobustire il corpo e renderlo in grado di sopportare il lavoro, spesso stressante, a cui è sottoposto.
Tutto questo avviene gradualmente nel tempo, evitando così traumi o lesioni al corpo.
Quali sono le tecniche di base del kung fu?
Il kung fu utilizza tecniche di pugno, colpi di palmo, colpi di gomito, calci, colpi di ginocchio, ma anche leve articolari, proiezioni e pressione su punti sensibili del corpo umano.
I primi esercizi che praticherà l’allievo saranno rivolti ad allenare ed irrobustire il corpo.
Il corpo deve essere in grado di sferrare colpi veloci e potenti e reggere l’impatto con le tecniche dell’avversario.
Senza questo lavoro non sarà possibile passare alla fase successiva.
Durante un corso di kung fu, la prima cosa che viene insegnata nel kung fu sono le posizioni di base. Il praticante assumerà particolari assetti del corpo che dovrà mantenere per un lasso di tempo.
Come un edificio non può essere solido senza fondamenta, un buon kung fu non può esistere senza delle posizioni stabili, forti e solide.
Le principali posizioni del kung fu sono:
- Posizione del cavaliere
- Posizione che sale la montagna
- Posizione che cavalca la tigre
- Posizione gamba alzata
- Posizione del cavallo a gambe incrociate
- Posizione crollante
- Posizione delle 7 stelle
Le posizioni saranno parte integrante delle tecniche, consentiranno al praticante di essere stabile, ben radicato al suolo, portare colpi potenti, gli consentiranno di sbilanciare l’avversario senza subire a sua volta delle tecniche di proiezione.
Le tecniche di kung fu sono di difficile interpretazione e comprensione. Spesso fraintese e nella maggior parte dei casi non si riesce a capire cosa effettivamente rappresentino in applicazione.
Il loro utilizzo è molto vasto ma solo grazie alla guida di un maestro è possibile decodificare il complesso insieme di principi e formule che compongono una tecnica.
Il kung fu forgia la persona, lo rende consapevole, lo istruisce sulle potenzialità del proprio corpo fino a spingere al limite le potenzialità del praticante.
Quali sono gli stili di kung fu?
Nel Kung fu la pratica per arrivare all’apprendimento di abilità e tecniche, passa attraverso diverse strade, queste strade sono chiamate stili.
La nascita di uno stile di kung fu può derivare da varie circostanze. Ma tutti gli stili sono il risultato dello sviluppo e della pratica costante dell’arte marziale.
Alcuni stili prendono il nome dalla famiglia da cui provengono (hung gar), altri prendono il nome di animali a cui si ispirano movimenti (kung fu della mantide religiosa), altri prendono il nome da simboli di importanza culturale cinese (7 stelle, bagua, taiji)
Gli stili interni e gli stili esterni
Gli stili esterni focalizzano l’attenzione sullo sviluppo del corpo e delle sue caratteristiche “esterne” quali forza, rapidità, agilità, resistenza, etc…
Con il tempo, una volta allenato e padroneggiato il proprio corpo, è possibile spostare l’attenzione ad un livello più interiore, concentrandosi su quella che in Cina è chiamata “energia interiore” o “Qi”.
I maggiori stili definiti esterni sono
Tang Lang, Hung Gar, Choy Lay Fut, Wing Chun, Shaolin, Jeet Kune Do.
Gli stili interni invece focalizzano l’attenzione su caratteristiche quali percezione, gestione del corpo e del respiro, coordinazione, armonia tra mente e corpo, etc…
Lavorando fin da subito sulla presa di coscienza della propria unità psico-fisica e della propria energia interna “Qi”.
Ogni stile, seppur differente dall’altro, è caratterizzato dallo studio di tecniche di combattimento basate sui principi della mente meditativa e della ricerca di armonia, benessere e longevità.
I maggiori stili considerati interni sono:
TaiJi Quan (Tai Chi Chuan), Xin Yi Quan, Ba Gua Zhang, Qi Gong.
Facendo un paragone grossolano con la cucina contemporanea, uno stile è una ricetta per arrivare ad ottenere un determinato piatto; facciamo finta di voler ottenere delle patate dorate e croccanti. Possiamo scegliere due strade: Cottura in padella (esterna), o al forno (interna). Entrambe le tecniche di cottura poi hanno delle ricette specifiche con cui raggiungere lo scopo (stili). Una ricetta prevede determinate spezie che un'altra non ha, una prevede la precottura in acqua delle patate che altre non hanno, un'altra vuole le patate a piccoli tocchetti ed un'altra le vuole intere. Ma lo scopo di tutte le ricette e di tutti i metodi di cottura e di avere alla fine delle patate cotte, dorate e croccanti.
Ugualmente i vari stili non si basano su principi contrastanti tra loro, né la validità di uno può essere decisamente declamata come superiore a quella di un altro. Sono metodi differenti per arrivare allo stesso scopo. La difesa personale prima, il benessere e la longevità poi.
Passiamo ora ad una rapida panoramica sui principali stili e le loro peculiarità.
I principali stili esterni
Il Tang Lang Quan 螳螂拳, lo stile della mantide religiosa
Stile codificato dal monaco Wang Lang nel 1660. La leggenda racconta che abbia tratto ispirazione dallo studio di una mantide religiosa e dal suo modo di afferrare le prede per le tecniche di braccia. Mentre per le tecniche di gamba e dei movimenti del busto è arricchito dai movimenti del gibbone bianco, come ci raccontano le origini tramandate nel Qi Xing Tang Lang (la mantide delle sette stelle).
Lo stile della mantide è uno dei più completi e studiati nel nord della Cina, cosa che ha portato poi all’approfondimento da parte di vari maestri e alla nascita di vari sottostili, i più famosi sono:
- Qi Xing Tang lang (Mantide delle Sette stelle),
- Mei Hua Tang Lang (Mantide del Fiore di Prugno),
- Tai Ji Tang Lang (Mantide Tai Ji),
- Tai Ji Mei Hua Tang Lang (Mantide Tai Ji del fiore di prugno)
- Liu He Tang Lang (Mantide delle Sei Armonie),
- Mi Men Tang Lang (Mantide della Porta Segreta),
- Tan Tui Tang Lang (Mantide dalle Gambe a Molla),
- Chang Quan Tang Lang (Mantide del Pugno Lungo),
- Tong Bei Tang Lang (Mantide delle Braccia Collegate),
- Yu Huan Tang Lang (Mantide del Cerchio di Giada).
Hung Gar Kune o Hung Jia Quan, il pugilato della famiglia Hung
Letteralmente la boxe della famiglia Hung, è uno stile di combattimento codificato da Hung Hei Gung nel XVII° secolo, una delle forme più famose è “la forma delle tigre e della gru” tanto che lo stesso stile viene definito come: lo stile della tigre e della gru.
Stile molto solido e forte, come caratteristica principale di tutti gli stili del sud della Cina, si concentra sopratutto su tecniche a medio-corta distanza. Le posizioni sono solide ed inamovibili.
Choy Lay Fut
Stile fondato nel 1836 da Chan Heung, è ispirato all’antico detto “pugni del nord e i calci del sud”, unisce varie tecniche di vari stili incorporando le potenti tecniche di braccia dello Shaolin del nord all’agile movimento di gambe degli stili del sud.
Wing Chun
Sviluppato circa tre secoli fa, il Wing Chun è un’arte marziale nata, secondo la leggenda, da una donna do nome Ng Mui, per massimizzare l’efficacia in combattimento. Predilige veloci movimenti di braccia che colpiscono la parte alta del corpo e potenti colpi di gambe indirizzati quasi esclusivamente alla parte bassa del corpo. Il Maestro più famoso che praticava questo stile fu certamente il Maestro Ip Man che insegnò a Bruce Lee.
Shaolin Quan 少林拳, il kung fu della Giovane Foresta
Lo shaolin quan è uno degli stili di kung fu più antichi e vasti. Nato probabilmente come tecnica di autodifesa dei monaci itineranti, rimane strettamente collegato alla dottrina buddista e alla ricerca del benessere, unisce l’addestramento del corpo alla meditazione e alla ricerca dell’equilibrio.
Alla fine del 5° secolo (464) , che era il periodo degli anni Taihe dell’imperatore Xian Wen nella dinastia Wei del nord, un monaco indiano chiamato Ba Tuo venne in Cina, ed era molto rispettato dall’imperatore Xiao Wen, che venerava devotamente il buddismo.
L’imperatore Xiao Wen diede l’ordine di costruire un monastero per il monaco Ba Tuo per diffondere il buddismo ai piedi del monte Shaoshi, dove la foresta era rigogliosa e il paesaggio era particolarmente bello.
Più tardi, un altro monaco indiano chiamato Bodhidharma (483) arrivò a Songhsan e creò la setta buddista Chan nel monastero di Shaolin, di fronte al muro di pietra in una grotta sulla cima Wu Ru del monte Songshan, si sedette in meditazione per 9 anni.
Stare seduti a lungo in meditazione debilitava i monaci, i quali crearono esercizi per stimolare la circolazione del sangue e rilassare i muscoli e le articolazioni, Yi Jin Jing, Xian Tian, Luo Han Quan, Shi Ba Shou ed altre…
Alla fine della dinastia Su, il governo imperiale vacillava e le fiamme delle battaglie si levavano da tutte le direzioni.
Per salvaguardare il monastero fu organizzato un esercito di monaci soldati.
Negli ultimi mille anni e più, la crema di varie routine del wushu cinese è stata fusa nel monastero di Shaolin, dove in realtà è diventato un centro di raccolta e distribuzione di wushu.
Nel lungo periodo del suo sviluppo, si formò la scuola Shaolin di Wushu. Ecco perché il Monastero di Shaolin è ben noto in tutto il paese e al wushu fu dato il nome di Shaolin
Successivamente furono create più di 172 taolu (insieme di movimenti eseguiti a solo) di pugilato Shaolin. Si formarono altri 36 esercizi interni e 36 esercizi esterni che furono chiamati in combinazione le 72 arti di combattimento a mano di Shaolin. Originariamente l’edizione xilografica del Manuale di pugilato Shaolin è stato conservato nel monastero di Shaolin.
Nel 1928 il monastero di Shaolin fu distrutto dal terzo incendio della storia e tutti gli antichi libri e documenti di Shaolin wushu furono ridotti in cenere.
Lo Shaolin Wushu a quel tempo era già popolare, quindi la maggior parte delle abilità Shaolin Wushu sono state conservate anche se alcune di esse sono andate perdute per sempre.
Shuai Jiao
Lo Shuai Jiao è uno sistema di combattimento cinese a corta distanza molto antico che mira a proiettare a terra l’avversario.
Nato più di 4000 anni fa come tecnica di lotta sui campi di battaglia in cui si cercava di abbattere il nemico colpendolo con un elmo cornuto, si è poi evoluto in tempo di pace.
È una tecnica di combattimento che fa un uso prevalente di proiezioni, prese, strangolamenti e bloccaggi.
Jeet Kune Do
Il Jeet Kune Do è stato codificato da Bruce Lee negli anni ’60, basandosi sulle sue esperienze sul combattimento a mano nuda.
Più che un nuovo stile è una scrematura della sua conoscenza.
Egli stesso dichiara che il suo scopo è quello di eseguire i movimenti più semplicemente possibile, senza spreco di energie e movimenti inutili, la via più facile (più diretta) è la via giusta.
I principali stili interni
TaiJi Quan 太极拳
Risalente alla fine del 1500, il Taijiquan è una delle grandi arti marziali interne cinesi, lo si potrebbe tradurre con il pugno dell’interazione tra Yin e Yang.
Il concetto di energia interna è fondamentale nella pratica dello stile, tanto che ad oggi nel mondo è praticata più per i suoi effetti di preservazione del benessere psicofisico che per le sue potenzialità di combattimento.
Esistono vari stili di Tai Ji Quan, come lo Yang, il Chen, il Sun, il Wu, il Li…
Xing Yi Quan 形意拳
Approssimativamente traducibile con “pugno dell’intenzione della volontà”, è un’arte marziale caratterizzata da movimenti simil lineari e forza esplosiva, spesso rilasciata a corta distanza.
La tecnica usa movimenti atti a generare una scarica di energia intesa a sopraffare l’avversario.
Ba Gua Zhang 八卦掌
Baguazhang (Pakua chang) si può tradurre con palmo degli otto trigrammi. Il suo nome fa riferimento agli otto principi base descritti nell’ I-Ching (il libro dei mutamenti).
La principale caratteristica dello stile è la passeggiata in cerchio. Utilizza per lo più colpi di palmo, movimenti con l’intero corpo e un gioco di gambe estremamente evasivo, gli ampi movimenti circolari aiutano a generare una potente forza esplosiva.
Qi Gong, Chi Kung 气功
Il Qi Gong non è propriamente un’arte marziale, poiché il suo scopo non è il combattimento, ma il benessere di chi lo pratica.
Sviluppato millenni fa come parte della medicina tradizionale cinese, utilizza esercizi per massimizzare e regolarizzare i flussi di energia all’interno del corpo, con lo scopo di mantenersi longevi e in salute.
È caratterizzato da una respirazione lenta e profonda, dei movimenti lenti e rilassati mirati al rilassamento e un focus sulla propria capacità di concentrazione e visualizzazione.
Rimani aggiornato sulle novità e sugli eventi iscrivendoti alla nostra newsletter
Il Kung fu per i bambini, i vantaggi della pratica
Studiare il Kung Fu permette ai bambini di prendere piena coscienza di se stessi, di comprendere quali siano i propri limiti fisici e di sviluppare al meglio le proprie capacità motorie.
Se lo desideri puoi approfondire quali sono i vantaggi della pratica del kung fu per i bambini
- I benefici fisici del kung fu nei bambini: capacità motorie e coscienza del proprio corpo
- I benefici del kung fu, mentali e caratteriali: rispetto, disciplina e concentrazione
- L’aspetto sociale del Kung Fu nei bambini
Perché praticare kung fu?
inserire testo