Il Kung Fu della Mantide Religiosa
VIAGGIO ALLE ORIGINI DEL TANG LANG
In occidente, il termine Kung Fu, è utilizzato principalmente per indicare le Arti Marziali cinesi e, quando si pensa ad esso, viene quasi naturale associarlo a spettacolari tecniche di combattimento e ad intense lotte.
Questa concezione del Kung Fu, attribuibile all’enorme successo di tantissime opere cinematografiche che a partire dagli anni ’70 sono stati prodotti ad Hong Kong per poi essere distribuiti in tutto il mondo, risulta essere però piuttosto limitata e rischia di confonderne il vero significato.
La parola Kung Fu è di difficile traduzione attraverso un unico termine, ma piuttosto è l’espressione di un principio: “Esercizio eseguito con abilità” oppure “Divenire abile attraverso l’esercizio ripetuto nel tempo”.
Questo concetto pertanto, non è attribuito soltanto alle Arti Marziali in quanto è inteso generalmente come la capacità di eseguire un qualsiasi compito o lavoro attraverso l’abilità acquisita nel tempo e attraverso molta pratica.
Gong Fu 功夫 vuol dire raggiungere un obiettivo attraverso tempo e lavoro e per questo motivo oltre a riferirsi al Gong Fu come ad un’Arte Marziale sarebbe ancor più corretto dire che il Gong Fu viene applicato in esse.





Il Kung fu della Mantide Religiosa
Il Tang Lang Quan (la boxe della Mantide Religiosa 螳螂拳) è uno stile di Gong Fu creato dal monaco Wang Lang a metà del 1600 e da allora è stato tramandato per generazioni da Maestro a discepolo sino a giungere ai giorni nostri.
La nostra “famiglia marziale” è diretta in Italia, dal Maestro Shifu Angelo D’Aria che nel 1999 ha aperto una scuola di rappresentanza che segue gli insegnamenti del Gran Maestro Shiyie Chen Le Ping
Il Maestro Angelo D’Aria, ad oggi è suo unico rappresentante in Europa e attuale custode di tutti i segreti del Tang Lang.
Il Tang Lang Quan però, come ogni altro stile di Gong Fu, non può essere compreso a pieno solo attraverso impegno, lavoro e pratica, ma essendo una delle arti più antiche del mondo, è necessario comprenderne la storia e la sua cultura.
Per darti la possibilità di fare un piacevole tuffo nel passato abbiamo deciso di raccontarti il Viaggio fatto dal Maestro Angelo D’aria e il suo Discepolo il Maestro Federico Andrenacci in Cina alla Scoperta dei luoghi da “dove tutto ebbe inizio”.
Mettiti comodo e iniziamo insieme quest’avventura alla scoperta del Tang Lang Quan: Il Kung Fu della Mantide Religiosa
Le principali tappe di questo viaggio sono 3 importanti località, contornate da sessioni di allenamento con il Maestro Shiyie Chen Le Ping, quindi per vivere a pieno quest’avventura guardate i video correlati al testo solo dopo averlo letto…

Il Monastero Hua Yan Si, luogo di nascita del Kung fu della Mantide Religiosa.
Il Monastero Hua Yan Si è il luogo in cui il Gran Maestro Wang Lang, nel 1660, ha creato lo stile Tang Lang Quan, il Kung fu della Mantide Religiosa.
Il Monastero, costruito dal Monaco Huang Tan nel 1652, è il più grande tempio Buddista delle montagne Laoshan ed è considerato uno dei più bei dieci luoghi dello Shandong, una regione nord orientale che si affaccia sull’Oceano Pacifico.
All’interno del Monastero Hua Yan Si, il monaco Wang Lang trovò rifugio dopo la distruzione del Tempio Shaolin in cui, da esperto spadaccino quale era e da cultore di Gong Fu, si era recato a studiare.
Si narra che nonostante la sua grande conoscenza del Gong Fu, acquisita durante i suoi numerosi viaggi e che lo avevano portato a padroneggiare ben 18 differenti stili, il Maestro Wang Lang non riuscisse inizialmente ad avere la meglio (nei loro quotidiani confronti di allenamento) sull’abate del Tempio Hua Yan Si.
Un giorno però, mentre era in meditazione nella foresta, egli sentì un rumore che interruppe il suo stato meditativo: una mantide aveva appena catturato una cicala.
Wang Lang colpito dall’atteggiamento dell’insetto decise di portarlo con se e provare a studiarne i comportamenti e gli atteggiamenti. Con un bastoncino stuzzicava l’insetto che reagiva con movimenti improvvisi e fulminei.
Entusiasta della scoperta , decise subito di verificarne l’efficacia scontrandosi con il suo compagno di allenamento. Questa volta, a differenza delle altre, lo scontro finì in parità.
Grazie a questo Confronto il Maestro Wang Lang si spinse oltre e capi che al nuovo stile mancava ancora qualcosa…
Wang Lang decise così di recarsi nuovamente nella foresta in meditazione per cercare una nuova ispirazione. Ispirazione che stavolta giunse non da un insetto, bensì da una scimmia.
Si mise infatti ad osservare i movimenti di alcuni gibboni bianchi che giocavano tra loro: i movimenti di questi animali erano sinuosi ed eleganti e così Wang Lang comprese come la loro velocità negli spostamenti era il tassello mancante del suo nuovo sistema marziale.
Dall’atteggiamento e dai movimenti di queste due creature così diverse da loro, il Maestro Wang Lang astrasse dei nuovi principi che inserì nel suo stile di Gong Fu e fu così che nel 1660 nacque il Tang Lang Quan ossia il kung-fu della mantide religiosa.
è fantastico scoprire come la perseveranza, la dedizione e la volontà di migliorarsi del Maestro Wang Lang abbia portato alla creazione dello stile della Mantide Religiosa ed è potuto cosi essere tramandato fino a noi.
Il Monastero di Hua Yan Si è un luogo che suscita forti emozioni. Dopo questa esperienza ricca di storia, il cammino riprende alla volta della prossima tappa sempre nelle montagne sacre di Lao Shan.
Stiamo Parlando della visita al monastero Tai Qing Gong, luogo sacro per il taoismo, dove in questi luoghi il Maestro Li Zhan Yuan, padre adottivo e Maestro di Chen Le Ping, ha insegnato Taiji Quan e Xing Yi.
Scopriamolo insieme…
Il Monastero Tai Qing Gong
Completamente immersi sia fisicamente che spiritualmente nella cultura del gong fu, i Maestri Arrivano al Monastero Tai Qing Gong, costruito nel 140 a.C. sulle pendici del famoso Monte Laoshan.
Si narra che durante il periodo in cui il Taoismo era al culmine della sua prosperità, la montagna ospitasse nove palazzi e otto templi. Di certo, tra tutti gli edifici esistenti sul Monte Laoshan, il palazzo Tai Qing Gong è il più grande e possiede la storia più lunga.
Considerato infatti il secondo edificio taoista in Cina in quanto a magnificenza, il palazzo Tai Qing vanta una superficie di oltre 3 ettari suddivisi in tre diverse corti separate da mura.
Al suo interno si possono osservare imponenti statue raffiguranti diverse divinità, alberi secolari con più di 600 anni di vita e una famosa ed inesauribile sorgente d’acqua che dalla montagna discende sino al piazzale del Monastero.
In questo sacro luogo dalla incantevole bellezza, il gong fu trova dimora a partire dal 1980, quando il Gran Maestro Li Zhan Yuan (Maestro e padre adottivo di Chen Le Ping) si recò ad insegnare Taiji Quan, Xing Yi Quan ai monaci Taoisti del monastero, instaurando un rapporto di fratellanza con l’Abate.
Come accennato, Li Zhan Yuan tramandò la sua Arte al discepolo e figlio adottivo Chen Le Ping, il quale iniziò la sua formazione nella città di Qingdao sin dall’età di sei anni. Da ragazzo riuscì ben presto a conquistare brillanti risultati nel Sanda (combattimento sportivo) per poi proseguire sino all’età adulta nello studio e nella ricerca sulla sua Arte di famiglia.
Chen Le Ping è stato Direttore Tecnico della China Qingdao Martial Arts Sport Association e della China Laoshan Praying Mantis Boxing Research Institute.
Attualmente è Presidente del Comitato della Boxe della Mantide Religiosa Sette Stelle di Qingdao e del QI XING WU SHU JU LE BU (CLUB DELL’ ARTE MARZIALE 7 STELLE) di cui il Maestro Angelo D’Aria è Vice Presidente.
Il kung fu della mantide religiosa con il maestro Chen Le Ping
In questo luogo sacro e ricco di storia i Maestri sono stati impressionati dalla vastità del palazzo e allo stesso tempo dalla sua sottile energia e, durante l’intero viaggio hanno avuto l’opportunità di allenarsi con il Maestro Chen Le Ping. Una vicinanza che ha regalato momenti indimenticabili e arricchito il loro bagaglio culturale apprendendo nuovi concetti fondamentali per la pratica e la conoscenza del Kung Fu Wu Shu.
Nelle immagini sottostante sotto riportati alcuni momenti trascorsi con il Maestro Chen Le Ping.
Ora sono quasi arrivati al termine del viaggio. e hanno organizzato la loro ultima Visita in una Città che non è direttamente collegato al Tang Lang Quan…
Bè Ti starai Chiedendo…
“allora perché l’hanno visitata?”
ok, lo capisco ma ti spiego subito il perché!
La città di cui parlo è la Jimo ed è il luogo che ha dato i natali al Maestro Wang Lang, così da assaporare e vivere per alcuni istanti la gioia di scoprire dove viveva l’uomo che ha creato lo stile della Mantide Religiosa.
Quindi immergiamoci nella Città Antica di Jimo…
La Città Antica di Jimo
La Città Antica di Jimo, situata sempre nella provincia di Shandong, è il luogo che ha dato i natali al Maestro Wang Lang, creatore dello stile della Mantide Religiosa.
Intorno al suo ventesimo anno di vita, Wang Lang lasciò la Città di Jimo per recarsi al Monastero Shaolin dove vi studiò per circa un ventennio.
Intorno al 1640 però, a causa della distruzione del Tempio Shaolin per opera dei Manchu (una delle numerose etnie presenti in Cina) fu costretto a rimettersi in viaggio.
Ne approfittò dunque per visitare ed attraversare numerose località della Cina studiando e imparando diversi stili di Gong Fu da molteplici Maestri e arrivando a padroneggiarne addirittura diciotto.
Wang Lang ebbe così modo di arricchire la sua maestria e quando intraprese lo studio delle caratteristiche motorie e di combattimento della Mantide Religiosa e del Gibbone Bianco, il Tang Lang Quan divenne uno degli stili di Gong Fu più completi ed efficaci al mondo.
Come tutte le arti cinesi, il kung fu della mantide religiosa venne gelosamente custodita e protetta da gente incompetente o che ne avrebbe fatto uso improprio. Per questo motivo essa veniva trasmessa solamente da Maestro a discepolo, ed i successori di Wang Lang arricchirono e soprattutto perfezionarono questo stile creando una vera e propria genealogia di Maestri.
La trasmissione di questa Arte Marziale non passava soltanto attraverso un duro lavoro psicofisico ma anche attraverso lo studio di libri scritti a mano dove venivano riportate tutte le tecniche e i principi teorici.
Ancora oggi è possibile leggere questi importanti manoscritti grazie all’accurato lavoro di trascrizione che viene effettuato di generazione in generazione.